Caro ragno che sei perfetto
benedetto di ogni dote necessaria
gambe, occhi e soprattutto istinto.
Fai casa senza volerlo
ti alimenti senza deciderlo.
Privo di un singolo pensiero
l’intelligenza sublime che esprimi non è nel tuo cervello microscopico
ma nel tuo esistere.
Cara vespa che sei perfetta
complessa di corpo e di comportamento
capace di navigare senza pensiero
di vivere e di morire senza esitazione.
Intelligente non sei.
Il tuo essere però è una manifestazione
di un’intelligenza vasta e profonda.
Cara vita di infinite manifestazioni
di replicazione, di variazione e di mutazione continua.
Vedo nelle tue forme
che l’intelligenza suprema e originaria sei tu.
E che la mente umana è la vera intelligenza artificiale.
Il pensiero astratto, l’immaginazione e la razionalità
permettono ai tuoi volti umani di inventare, pianificare, costruire,
eliminare, inquinare, distruggere e annientare.
Consapevoli, quanto il ragno e la vespa,
dei motivi e dei risultati della loro attività
fino al punto che l’intelligenza artificiale minaccia il suo creatore.
Cara vita misteriosa, rivelati, rispondimi.
Perché giochi questo gioco d’azzardo?
Perché fai la gara con te stessa?
Hai dato luce al pensiero che ti minaccia
e anche alla consapevolezza capace di salvarti.
Cara vita, non sono in grado di prevedere l’esito del tuo gioco.
La mia mente è incapace – quanto la tela del ragno e le ali della vespa – di comprendere la tua complessità.
Cara vita, mi arrendo alla tua intelligenza originaria.
Mi affido a entrambe le doti che possiedo: il pensiero e la consapevolezza
come il ragno si affida alle sue gambe
e la vespa alla sua navigazione.
Cara vita che sei perfetta, mi arrendo a te.