Se una mattina presto, tutta l’umanità svegliandosi scoprisse che tutti gli strumenti di guerra fossero scomparsi, che tutti i recinti e i muri fossero spariti, che neanche una pallottola, granata, carro armato o armatura si trovasse più sulla faccia della terra, ci spaventeremmo e, immaginando che altri farebbero lo stesso, ci metteremmo immediatamente a creare nuovi strumenti di difesa e deterrenza.
Se, però, una mattina presto tutta l’umanità svegliandosi scoprisse che la nostra paura fosse sparita durante la notte, che il nostro sospetto fosse scomparso, che l’egocentrismo non si trovasse più nel nostro cuore, anche se tutti gli strumenti di guerra e di difesa rimanessero intatti, ci stupiremmo della loro esistenza e non ne vedremmo alcuna utilità.
Coloro che sono compassionevoli e saggi, che augurano per se stessi e per i loro cari una vita libera dal conflitto, dallo scontro e dalla guerra, farebbero bene a riflettere sul primato del cuore e della mente in relazione alla realtà “esterna”, anche se mente e realtà esterna sono della stessa natura.