tornato dal turno di guardia mi svegli con violenza.
la luce brutale della tua torcia fa male agli occhi
e nella fretta hai lasciato la porta aperta.
il vento gelido fa tremare le braccia.
“sta arrivando, sei pronto?”
non è un sogno. in questo preciso istante
c’è chi cuce le divise con cura,
chi prepara le razioni, controllando
che non manchi un’oliva o un’arachide.
c’è chi insegna ai nostri figli a sparare
e chi dorme a quest’ora della notte
con gli stivali allacciati e le borracce e i caricatori pieni.
“sta arrivando, sei pronto?”
non tutti però siamo preparati. in questo momento
c’è chi impara a calmare la rabbia camminando sulla solida terra?
chi rafforza la capacità d’ascoltare e d’offrire sollievo e speranza?
c’è chi coltiva la fiducia per poterla condividere
con persone impaurite e confuse?
e chi s’addestra a mantenere vivo l’amore?
il tuo calcio impietoso scuote di colpo la branda.
“sta arrivando, svegliati.”
Bellissima poesia! Grazie! 🙂
Bellissima,triste e coinvolgente. Mi servirà da spunto di meditazione, grazie Bar